Questo è un disegno, un ritratto, che fece mio figlio circa vent’anni fa.
Allora, quando aveva 4 anni, raccontava su quel foglio l’immagine che aveva del suo papà.
Mi è sempre piaciuto questa disegno, anche se mi fa troppo serioso; in fondo non ho mai messo un papillon in vita mia.
Però mi sento un po’ così, concentrato su quello che faccio, con il sorriso della passione per le persone di cui mi occupo, con un ciuffo ribelle che non vuole stare mai a posto e che nel corso degli anni è diventato un modo d’essere, un ricordo…
Faccio lo psicologo clinico e lo psicoterapeuta da più di 30 anni.
Sono laureato in Filosofia ad Indirizzo Psicologico alla Statale di Milano, in Psicologia Clinica e di Comunità all’università di Torino, ho una specializzazione in Psicologia Clinica e Psicoterapia ottenuta presso la facoltà di Medicina dell’Università di Milano.
La mia formazione parte dalla teoria psicodinamica (winnicottiana) per poi aprirsi alle moderne concezioni della psicologia clinica dello sviluppo e della psicoanalisi relazionale.
Lavoro a Milano, soprattutto nel mio studio, in Viale Cassiodoro 5. Collaboro con Associazioni per il volontariato e strutture Ospedaliere Pubbliche, con Scuole e Studi di Avvocati.
Mi occupo soprattutto di tre grandi aree Cliniche.
Ho iniziato a lavorare alla fine degli anni 80, nell’unico asilo psicoanalitico italiano: il “Centro Giochi Masal” di Milano, diretto da Masal Pas Pagdadi.
Lì ho imparato a partire dalla comprensione del bambino nella sua evoluzione, per poi capire i vari incastri psicopatologici dello sviluppo. Inoltre, osservare le profonde dinamiche individuali ed i paradigmi relazionali, in atto in bambini così piccoli, aiuta non solo a supportarne lo sviluppo nelle sue varie forme, ma a comprendere il bambino “dentro-noi-grandi “ che accompagna l’intero ciclo di vita, nelle varie esperienze intra-psichiche e relazionali più profonde.
Poi ho incontrato la Neuropsichiatria Infantile di un grande ospedale, l’Ospedale Niguarda di Milano, diretta dalla dr..sa Aurelia Dall’Acqua
Li ho lavorato circa vent’anni, fino al 2013, occupandomi come psicoterapeuta di tutte le problematiche inerenti la psicopatologia dello sviluppo di bambini e ragazzi, che riguardassero sia i comportamenti (il rapporto con il sonno, il cibo, la rabbia, le emozioni in generale, sia la relazione con la realtà e con gli altri, sia ancora le complesse problematiche inerenti il mondo scolastico e gli apprendimenti).
I bambini, i ragazzi, hanno un profondo mondo emotivo; la pluralità di vissuti che lo caratterizza è affascinante e complessa. Stare insieme a loro, comprendere i segni di disagio (l’ansia, la depressione, i disturbi comportamentali, l’isolamento, il ritiro), supportare genitori, famiglie ed insegnanti, è parte fondamentale del lavoro quotidiano, in questa fase così complessa dello sviluppo.
Per raccontare l’adolescenza mi rifaccio ad una metafora cinematografica; nell’infanzia siamo un po’ come degli “attori di un film narrato da altri”; da ragazzi si diventa, con fatica, gli “sceneggiatori ed i protagonisti della propria storia individuale”.
Auto-determinarsi, affrontare le molteplici richieste di “mettersi in gioco” che la vita propone, sono i temi che quotidianamente sono presenti nei colloqui con i ragazzi e i giovani adulti.
La psicoterapia individuale, i gruppi, i laboratori speciali dedicati all’adolescenza (di cinema, di cucina, di discussione su temi specifici) sono le risorse che mi piace usare per integrare la crescita di un individuo con la bellezza dello sguardo verso l’altro, verso il mondo.
Lavoro con molti adulti, sia per il loro ruolo di supporto dei più piccoli (genitori, insegnanti, operatori sanitari e medici), sia come persone che singolarmente mi portano problematiche personali e individuali.
L’essere genitori si avvicina maggiormente ad un’arte che non ad una scienza impostata con un metodo certo.
La complessità dei vissuti di mamma e papà, rispetto ai vari temi evolutivi e psicopatologici dei loro bambini, è costantemente in divenire.
Il mondo cambia: negli ultimi 10-15 anni la cultura di riferimento della genitorialità si è completamente modificata. L’avvento delle nuove tecnologie continua a investire il rapporto genitori-figli. In ultimo l’esperienza del Covid, che ha portato ulteriori modificazioni dei rapporti tra adulti e mondo infantile.
La psicologia giuridica, il lavoro nella gestione delle conflittualità nel corso delle separazioni,
Le perizie come consulente di parte e come supporto agli avvocati sono impostate su un concetto che ho imparato dai bambini: un bambino, un giovane, ha bisogno di mantenere dentro di sé una “mamma e un papà”.
Spesso i vissuti dei bambini e dei ragazzi di fronte alle coppie genitoriali che si sfaldano è quello di dover far i conti invece con con il dilemma :“mamma o papà”. Ascoltare i bambini, permetterli di vivere la sofferenza della separazione come un elemento che non sia devastante per la loro vita è il principio che guida gli interventi di Consulenza Tecnica di Parte, di Mediazione Familiare, di preparazione e di Supporto alla Separazione che il mio studio propone.
Lavorare in Ospedale in una Neuropsichiatria Infantile collegata alla Pediatria, e presso ’l’Unità Spinale ed il Centro Spina bifida dove ci si prende cura della disabilità, sono stati elementi importante nella formazione del mio lavoro.
Le malattie gravi sono organizzatori psichici e relazionali che in età evolutiva rischiano di intervenire in maniera massiccia sulla formazione della personalità e delle relazioni oggettuali.
L’adattamento a situazioni acute e croniche di bambini, ragazzi e giovani adulti, di famiglie e di scuole è un tema fondamentale nell’occuparsi di queste situazioni, con i bambini, i genitori, le famiglie , le scuole.
Il lavoro Ospedaliero in molti reparti di malattia acuta e cronica (Pediatria, Chirurgia Pediatrica, Neurochirurgia, Patologia Neonatale, Centro Ustioni, Cardiologia Pediatrica, Unità Spinale, Centro Trapianti , Centro per L’Autismo Infantile )e per numerose associazioni di supporto alla malattia cronica ( Associazione Spina Bifida Ospedale Niguarda; Associazione Malformazioni Anorettali , Roma) rappresentano un bagaglio di esperienza clinica, personale e relazionale fondamentale ed unico.